IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; 
  Vista la legge 9 agosto 2023, n. 111, recante  «Delega  al  Governo
per la  riforma  fiscale»  e,  in  particolare  l'articolo  15  della
predetta legge  n.  111  del  2023,  recante  i  principi  e  criteri
direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti  in  materia  di
giochi pubblici; 
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  ministri,
adottata nella riunione del 19 dicembre 2023; 
  Acquisita  l'intesa  in  sede  di  Conferenza  Unificata   di   cui
all'articolo 8 del  decreto  legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,
espressa nella seduta del 25 gennaio 2024; 
  Acquisiti i pareri delle Commissioni  parlamentari  competenti  per
materia e per i profili di carattere  finanziario  della  Camera  dei
deputati e del Senato della Repubblica; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione dell'11 marzo 2024; 
  Sulla proposta del  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  di
concerto  con  i  Ministri  dell'interno,   dell'agricoltura,   della
sovranita' alimentare e delle foreste, della salute e per lo sport  e
i giovani; 
 
                                Emana 
                  il seguente decreto legislativo: 
 
                               Art. 1 
 
                              Finalita' 
 
  1. Le disposizioni del presente  decreto  costituiscono  il  quadro
regolatorio di fonte primaria della disciplina  dei  giochi  pubblici
ammessi in Italia. 
  2. Ai fini del comma 1, il presente decreto reca il riordino, anche
attraverso  una  loro  raccolta   sistematica   e   organica,   delle
disposizioni di carattere generale  applicabili  ai  giochi  pubblici
ammessi in Italia e, in particolare, di quelle relative ai  giochi  a
distanza. Le disposizioni relative  ai  giochi  pubblici  ammessi  in
Italia  raccolti  attraverso  rete  fisica  sono  contenute   in   un
successivo decreto legislativo emanato dopo  la  definizione  di  una
apposita intesa programmatica al riguardo tra Stato, regioni  e  enti
locali. 
  3. E' esclusa dall'ambito di applicazione del presente  decreto  la
disciplina delle case da  gioco  che  resta  quella  contenuta  nelle
disposizioni vigenti che le riguardano. 
  4. Restano  ferme  le  competenze  del  Ministero  dell'interno  in
materia di  giochi  pubblici  ai  fini  della  tutela  dell'ordine  e
sicurezza pubblici. 
 
                                    N O T E 
 
          Avvertenza: 
              Il testo delle note qui  pubblicato  e'  stato  redatto
          dall'amministrazione  competente  per  materia,  ai   sensi
          dell'art. 10, comma 3, del testo unico  delle  disposizioni
          sulla  promulgazione  delle  leggi,   sull'emanazione   dei
          decreti   del   Presidente   della   Repubblica   e   sulle
          pubblicazioni   ufficiali   della   Repubblica    italiana,
          approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985,  n.  1092,  al  solo
          fine di facilitare la lettura delle disposizioni  di  legge
          modificate o alle  quali  e'  operato  il  rinvio.  Restano
          invariati il valore e l'efficacia  degli  atti  legislativi
          qui trascritti. 
          Note alle premesse: 
              - Si riporta l'art. 76 Cost.: 
                «Art. 76. L'esercizio della funzione legislativa  non
          puo' essere delegato al Governo se non  con  determinazione
          di principi  e  criteri  direttivi  e  soltanto  per  tempo
          limitato e per oggetti definiti.». 
              -  L'art.  87  Cost.  conferisce,   tra   l'altro,   al
          Presidente della Repubblica  il  potere  di  promulgare  le
          leggi ed emanare i decreti  aventi  valore  di  legge  e  i
          regolamenti. 
              - Il testo dell'art. 15 della legge 9 agosto  2023,  n.
          111, recante «Delega al Governo per  la  riforma  fiscale»,
          pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 14 agosto 2023, n. 189,
          e' il seguente: 
                «Art.  15  (Principi  e  criteri  direttivi  per   il
          riordino delle disposizioni vigenti in  materia  di  giochi
          pubblici). - 1. Il Governo e' delegato ad  attuare,  con  i
          decreti legislativi di  cui  all'articolo  1,  il  riordino
          delle disposizioni vigenti in materia di  giochi  pubblici,
          fermo restando il modello organizzativo dei giochi pubblici
          fondato sul  regime  concessorio  e  autorizzatorio,  quale
          garanzia  di  tutela  della  fede,  dell'ordine   e   della
          sicurezza pubblici,  del  contemperamento  degli  interessi
          pubblici generali in tema di salute con quelli erariali sul
          regolare afflusso  del  prelievo  tributario  gravante  sui
          giochi,  nonche'  della  prevenzione  del  riciclaggio  dei
          proventi di attivita' criminose. 
                2. Il riordino di cui al comma 1  e'  effettuato  nel
          rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: 
                  a) introduzione  di  misure  tecniche  e  normative
          finalizzate a garantire la piena tutela dei  soggetti  piu'
          vulnerabili  nonche'  a  prevenire  i  disturbi  da   gioco
          d'azzardo e il gioco minorile, quali: 
                    1)  diminuzione  dei  limiti  di  giocata  e   di
          vincita; 
                    2) obbligo della formazione continua dei  gestori
          e degli esercenti; 
                    3) rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione
          dal gioco, anche sulla base di  un  registro  nazionale  al
          quale possono iscriversi i soggetti che chiedono di  essere
          esclusi dalla partecipazione in qualsiasi forma  ai  giochi
          con vincita in denaro; 
                    4)  previsione  di  caratteristiche  minime   che
          devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre
          il gioco; 
                    5) certificazione  di  ciascun  apparecchio,  con
          passaggio  graduale,   tenendo   conto   del   periodo   di
          ammortamento degli investimenti effettuati,  ad  apparecchi
          che consentono il gioco solo da  ambiente  remoto,  facenti
          parte di sistemi di gioco non alterabili; 
                    6) divieto di raccogliere gioco  su  competizioni
          sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minori
          di anni diciotto; 
                    7) impiego di forme di  comunicazione  del  gioco
          legale coerenti con l'esigenza di tutela dei soggetti  piu'
          vulnerabili; 
                  b) disciplina di adeguate  forme  di  concertazione
          tra lo Stato, le regioni e gli enti locali in  ordine  alla
          pianificazione della dislocazione territoriale  dei  luoghi
          fisici  di  offerta  di  gioco,  nonche'  del   conseguente
          procedimento di abilitazione all'erogazione della  relativa
          offerta nei riguardi dei soggetti che, attraverso  apposite
          selezioni, ne risultano responsabili, al fine di assicurare
          agli  investitori  la  prevedibilita'   nel   tempo   della
          dislocazione dei  predetti  luoghi  nell'intero  territorio
          nazionale e  la  loro  predeterminata  distanza  da  luoghi
          sensibili uniformemente individuati; 
                  c) riordino delle reti di raccolta del gioco sia  a
          distanza   sia   in   luoghi   fisici,   al   fine    della
          razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici
          di offerta di gioco secondo criteri di  specializzazione  e
          progressiva concentrazione  della  raccolta  del  gioco  in
          ambienti   sicuri   e    controllati,    con    contestuale
          identificazione dei parametri  soggettivi  e  oggettivi  di
          relativa sicurezza e controllo; previsione che le reti  dei
          concessionari della raccolta del gioco a distanza  possano,
          sotto la loro diretta responsabilita',  comprendere  luoghi
          fisici   per   l'erogazione   di   servizi   esclusivamente
          accessori, esclusi in ogni caso l'offerta stessa del  gioco
          a distanza e il pagamento delle relative vincite; 
                  d) per potenziare il contrasto del gioco illegale e
          delle   infiltrazioni   delle   organizzazioni    criminali
          nell'offerta di gioco, rafforzamento della disciplina sulla
          trasparenza e sui requisiti soggettivi  e  di  onorabilita'
          dei soggetti che, direttamente o indirettamente,  detengono
          il controllo  o  partecipano  al  capitale  delle  societa'
          concessionarie dei giochi pubblici,  nonche'  dei  relativi
          esponenti aziendali, prevedendo altresi'  specifiche  cause
          di decadenza dalle concessioni e di esclusione  dalle  gare
          per il rilascio delle concessioni, anche  nei  riguardi  di
          societa' fiduciarie, fondi  di  investimento  e  trust  che
          detengano, anche indirettamente, partecipazioni al capitale
          o  al  patrimonio  di  societa'  concessionarie  di  giochi
          pubblici  e  che  risultino  non  rispettare  l'obbligo  di
          dichiarazione dell'identita'  del  soggetto  indirettamente
          partecipante;   individuazione   di   limiti   massimi   di
          concentrazione,  per  ciascun  concessionario  e   relativi
          soggetti proprietari  o  controllanti,  della  gestione  di
          luoghi fisici di offerta di gioco; estensione dei requisiti
          previsti  dalla  normativa  antimafia  a  tutti  i  partner
          contrattuali  dei  concessionari,  in   analogia   con   la
          disciplina  del  subappalto  di  opere  e  forniture   alla
          pubblica   amministrazione,   intendendo    per    "partner
          contrattuali" tutti i soggetti d'impresa concorrenti  nella
          cosiddetta filiera, tra cui i produttori,  i  distributori,
          gli  installatori  di  apparecchiature   e   strumenti   di
          qualsiasi natura nonche' gli incaricati della manutenzione,
          della raccolta e del versamento degli  incassi  (cosiddetto
          "trasporto valori"); 
                  e) estensione della disciplina sulla trasparenza  e
          sui requisiti soggettivi e  di  onorabilita'  di  cui  alla
          lettera d) a tutti  i  soggetti,  costituiti  in  qualsiasi
          forma organizzativa, anche societaria, che partecipano alle
          filiere di offerta attivate dalle  societa'  concessionarie
          di  giochi  pubblici,  integrando,   ove   necessario,   le
          discipline settoriali vigenti; 
                  f) previsione di una  disciplina  generale  per  la
          gestione dei  casi  di  crisi  irreversibile  del  rapporto
          concessorio in materia di giochi pubblici, specialmente  se
          derivante da provvedimenti di revoca o di decadenza; 
                  g) in materia di imposizione tributaria sui giochi,
          riserva alla legge ordinaria o agli atti  aventi  forza  di
          legge  ordinaria,  nel  rispetto  dell'articolo  23   della
          Costituzione,  delle  materie  riguardanti  le  fattispecie
          imponibili,  i  soggetti  passivi  e  la   misura   massima
          dell'imposta; riparto tra la fonte regolamentare  e  l'atto
          amministrativo generale della disciplina dei singoli giochi
          e delle condizioni generali di gioco nonche' delle relative
          regole tecniche, anche di infrastruttura;  definizione  del
          contenuto minimo dei contratti tra i concessionari e i loro
          punti di offerta del  gioco,  da  sottoporre  a  preventiva
          approvazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli; 
                  h) adeguamento delle  disposizioni  in  materia  di
          prelievo  erariale  sui  singoli  giochi,  assicurando   il
          riequilibrio   del   prelievo   fiscale   e    distinguendo
          espressamente quello  di  natura  tributaria,  in  funzione
          delle diverse tipologie  di  gioco  pubblico,  al  fine  di
          armonizzare altresi' le percentuali  di  aggio  o  compenso
          riconosciute ai concessionari, ai gestori e agli esercenti,
          nonche'  le  percentuali  destinate  a  vincita   (payout);
          adeguamento delle disposizioni in materia  di  obblighi  di
          rendicontazione; certezza del prelievo fiscale per l'intera
          durata delle  concessioni  attribuite  a  seguito  di  gare
          pubbliche   e   previsione   di   specifici   obblighi   di
          investimenti periodici da parte dei  concessionari  per  la
          sicurezza del gioco e la realizzazione  di  costanti  buone
          pratiche nella gestione delle concessioni; 
                  i) definizione di regole trasparenti e uniformi per
          l'intero  territorio  nazionale  in   materia   di   titoli
          abilitativi  all'esercizio  dell'offerta   di   gioco,   di
          autorizzazioni  e  di  controlli,   garantendo   forme   di
          partecipazione   dei   comuni   alla    pianificazione    e
          all'autorizzazione dell'offerta fisica di gioco  che  tenga
          conto  di  parametri  di  distanza  da   luoghi   sensibili
          determinati con validita' per l'intero territorio nazionale
          e della dislocazione locale delle sale da gioco e dei punti
          di vendita in cui si  esercita  come  attivita'  principale
          l'offerta di scommesse su eventi sportivi e  non  sportivi,
          nonche' in materia di installazione degli apparecchi idonei
          per il gioco lecito, di  cui  all'articolo  110,  comma  6,
          lettere a) e b), del testo unico di cui al regio decreto 18
          giugno 1931, n. 773, comunque con riserva allo Stato  della
          definizione delle regole necessarie per esigenze di  ordine
          e sicurezza pubblica,  assicurando  la  salvaguardia  delle
          discipline regolatorie  nel  frattempo  emanate  a  livello
          locale, in quanto compatibili con i  principi  delle  norme
          adottate in attuazione della presente lettera; 
                  l) revisione  e  semplificazione  della  disciplina
          riguardante i titoli abilitativi all'esercizio dell'offerta
          di gioco e divieto di rilascio di tali titoli  abilitativi,
          nonche' simmetrica nullita'  assoluta  di  tali  titoli  se
          rilasciati,  in  ambiti  territoriali  diversi  da   quelli
          pianificati, ai sensi  delle  precedenti  lettere,  per  la
          dislocazione di sale da gioco e  di  punti  di  vendita  di
          gioco nonche' per l'installazione degli apparecchi  di  cui
          all'articolo 110, comma 6, lettera  a),  del  citato  testo
          unico di cui al  regio  decreto  n.  773  del  1931,  ferme
          restando  le  competenze  del  Ministero  dell'interno   in
          materia, di cui agli articoli 16 e 88  del  medesimo  testo
          unico; 
                  m)  revisione  della  disciplina  dei  controlli  e
          dell'accertamento dei tributi gravanti sui giochi, per  una
          maggiore  efficacia  preventiva  e  repressiva  della  loro
          evasione o elusione,  nonche'  delle  altre  violazioni  in
          materia,   comprese   quelle   concernenti   il    rapporto
          concessorio; riordino del  vigente  sistema  sanzionatorio,
          penale e amministrativo, al fine di aumentarne  l'efficacia
          dissuasiva e l'effettivita', prevedendo sanzioni  aggravate
          per le violazioni concernenti il gioco a distanza; 
                  n) riordino, secondo criteri  di  maggiore  rigore,
          specificita' e trasparenza, tenuto conto della normativa di
          settore adottata dall'Unione europea, della  disciplina  in
          materia di qualificazione degli organismi di certificazione
          degli apparecchi da intrattenimento e divertimento  nonche'
          della disciplina riguardante  le  responsabilita'  di  tali
          organismi  e  quelle  dei  concessionari  per  i  casi   di
          certificazioni  non  veritiere  ovvero   di   utilizzo   di
          apparecchi non conformi ai  modelli  certificati;  riordino
          della disciplina degli obblighi,  delle  responsabilita'  e
          delle garanzie, in particolare  patrimoniali,  proprie  dei
          produttori o dei distributori di programmi informatici  per
          la gestione delle  attivita'  di  gioco  e  della  relativa
          raccolta; 
                  o)   definizione,   con   decreto   del    Ministro
          dell'economia e delle  finanze,  su  proposta  dell'Agenzia
          delle dogane e dei monopoli, di  concerto  con  il  Comando
          generale del Corpo  della  guardia  di  finanza,  di  piani
          annuali di controlli volti al contrasto della  pratica  del
          gioco, in qualunque sua forma,  svolto  con  modalita'  non
          conformi all'assetto regolatorio statale per la pratica del
          gioco lecito; 
                  p) previsione dell'accesso, da parte  dei  soggetti
          pubblici e privati che svolgono attivita' di prevenzione  e
          cura  della  patologia  da   gioco   d'azzardo,   ai   dati
          concernenti la diffusione  territoriale,  la  raccolta,  la
          spesa e la tassazione dei giochi autorizzati  di  qualsiasi
          tipologia e classificazione; 
                  q) previsione di  una  relazione  alle  Camere  sul
          settore  del  gioco  pubblico,  presentata   dal   Ministro
          dell'economia e delle finanze entro il 31 dicembre di  ogni
          anno, contenente tra  l'altro  i  dati  sullo  stato  delle
          concessioni,  sui  volumi  della  raccolta,  sui  risultati
          economici della gestione e  sui  progressi  in  materia  di
          tutela dei consumatori di giochi e della legalita'.». 
              - Il testo  dell'art.  8  del  decreto  legislativo  28
          agosto 1997, n. 281, recante  «Definizione  ed  ampliamento
          delle  attribuzioni  della  Conferenza  permanente  per   i
          rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
          Trento e Bolzano ed  unificazione,  per  le  materie  ed  i
          compiti di interesse comune delle regioni, delle province e
          dei comuni, con la  Conferenza  Stato-citta'  ed  autonomie
          locali» e' il seguente: 
                «Art. 8 (Conferenza Stato-citta' ed autonomie  locali
          e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed
          autonomie locali e' unificata per le materie ed  i  compiti
          di interesse comune  delle  regioni,  delle  province,  dei
          comuni  e  delle  comunita'  montane,  con  la   Conferenza
          Stato-regioni. 
                2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali  e'
          presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per
          sua delega, dal Ministro dell'interno o  dal  Ministro  per
          gli  affari   regionali   nella   materia   di   rispettiva
          competenza; ne fanno parte altresi' il Ministro del  tesoro
          e  del  bilancio  e  della  programmazione  economica,   il
          Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il
          Ministro della  sanita',  il  presidente  dell'Associazione
          nazionale  dei  comuni  d'Italia  -  ANCI,  il   presidente
          dell'Unione  province  d'Italia  -  UPI  ed  il  presidente
          dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti  montani  -
          UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati
          dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.
          Dei  quattordici   sindaci   designati   dall'ANCI   cinque
          rappresentano le citta' individuate dall'articolo 17  della
          legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni  possono  essere
          invitati altri membri del Governo,  nonche'  rappresentanti
          di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici. 
                3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali  e'
          convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i  casi
          il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne  faccia
          richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM. 
                4. La Conferenza unificata  di  cui  al  comma  1  e'
          convocata dal Presidente del  Consiglio  dei  Ministri.  Le
          sedute sono presiedute dal  Presidente  del  Consiglio  dei
          Ministri o, su sua delega,  dal  Ministro  per  gli  affari
          regionali  o,  se  tale  incarico  non  e'  conferito,  dal
          Ministro dell'interno.».